Comprare azioni Poste Italiane: come investire, previsioni e target price 2022
by Luca 28 Gennaio 2022In questa guida parleremo di azioni Poste Italiane e di come fare ad investire sul titolo azionario.
Le poste in Italia sono profondamente cambiate a partire dagli anni ‘90, quando un graduale processo di privatizzazione ne ha dato un approccio più aziendalistico. E lontano da quell’ente in perenne deficit, con lettere mai corrisposte o esuberi di personale.
Poste Italiane ha sempre più digitalizzato i propri servizi, così come offerto servizi finanziari. Sebbene non manchino ancora scene tipiche del secolo scorso, tra code agli sportelli o prenotazioni fatte a mano su carta e penna fuori agli uffici.
Comunque, a parte qualche vecchio retaggio ancora duro a morire, Poste Italiane sono anche quotate in Borsa dal 2015. Ed è di questo che ci occuperemo in questo articolo, dove vedremo come comprare azioni Poste italiane, dove farlo, se conviene.
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Sommario
- 1 Poste Italiane: chi è
- 2 Azioni Poste Italiane: riepilogo
- 3 Piattaforme per investire in azioni Poste Italiane
- 4 Poste Italiane: Storia
- 5 Comprare azioni Poste Italiane: migliori piattaforme
- 6 Grafico Azioni Poste Italiane (PST.MI)
- 7 Competitors di Poste Italiane
- 8 Previsioni azioni Poste italiane 2022-2025
- 9 Comprare azioni Poste Italiane: FAQ
- 10 Conclusioni
Poste Italiane: chi è
Poste italiane S.p.A. è un’azienda italiana che si occupa, come noto, di servizi postali, bancari (tramite il Patrimonio Bancoposta), finanziari e di telecomunicazione, di telematica pubblica, di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale.
Fu fondata nel 1862 come azienda autonoma che gestiva in monopolio i servizi postali e telegrafici per conto dello Stato e divenuto in seguito, fino al 1998, un ente pubblico economico.

È organizzata in cinque divisioni:
- Corrispondenza
- Espresso Logistica e Pacchi
- Bancoposta
- Filatelia
- Rete Territoriale
nonché tredici direzioni e servizi centrali.
Ecco alcuni numeri principali:
- 6 aree territoriali
- 132 filiali
- 12 845 uffici postali
- 16 centri di meccanizzazione postale
- 2 117 uffici di recapito con 40 717 addetti al recapito
- 7 249 sportelli automatici
- 18 collegamenti aerei quotidiani
- 33 000 veicoli
È quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa di Milano ed è controllata per il 35% dalla Cassa Depositi e Prestiti e per il 29,3% dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Ha l’appalto servizi essenziali di consegna di lettere e pacchi su tutto il territorio nazionale italiano fino al 30 aprile 2026.
Azioni Poste Italiane: riepilogo
👍 Dati societari | Azienda italiana che si occupa di servizi postali, bancari, telematica pubblica, operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale. |
✉️ Settore | Bancario |
🏢 Sede | Roma |
💻 Quotazione | Borsa di Milano – Indice Ftse Mib |
👍 Ticker | PST |
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Piattaforme per investire in azioni Poste Italiane
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Poste Italiane: Storia
La storia di Poste Italiane va di pari passo con quella della Repubblica italiana.
Ereditando l’impostazione delle “Poste di Sardegna” – servizio di corrispondenza del Regno di Sardegna – dopo l’unità d’Italia le poste inglobarono le aziende di servizi postali dei regni annessi e si costituirono in ente nazionale con la Legge 5 maggio 1862, n. 604 (la cosiddetta riforma postale).
Nel corso della seconda metà dell’800, sono tanti i servizi che sono stati via via implementati.
Con l’arrivo del nuovo secolo, sono stati lanciati i francobolli e il primo ervizio dei conti correnti postali. Durante la Grande Guerra furono introdotti anche gli assegni postali.
Il servizio di Poste andava anche di pari passo con la crescente alfabetizzazione nazionale, che aumentava così la platea dell’utenza finale.
Nel 1924, durante il fascismo, il Ministero delle Poste e Telegrafi (il quale ideò l’abbreviazione “PT”) fu trasformato in Ministero delle comunicazioni e divenne un importante centro di potere, anche per la sua capacità di controllo sui cittadini, messo a servizio della censura.
Nel 1925, con il R.D.L. 520 del 23 aprile, le attività passano dal Ministero delle comunicazioni alla nuova Azienda Autonoma delle Poste e dei Telegrafi, posta sotto il controllo del dicastero stesso. Che successivamente inglobò anche il servizio radiofonico EIAR, poi diventato Rai, nonché i servizi telefonici.
Dopo la disastrosa Seconda guerra mondiale, le poste incrementarono i propri servizi finanziari. Di pari passo col boom economico. Vengono così lanciati libretti e titoli. Acquisendo anche tutti i pagamenti e le riscossioni dello stato.
Nel 1967 viene introdotto il codice di avviamento postale (o CAP) e si accelera il processo di automazione del sistema logistico per far fronte all’aumento dei volumi postali.
Tra una novità e l’altra si arriva agli anni ‘90, che videro a colpi di dismissioni e liberalizzazioni, trasformare radicalmente Poste italiane in una S.P.A.
Negli anni 2000 l’azienda ritrova l’equilibrio dei conti – anche a colpi di pensionamenti di massa e precarizzazione delle nuove assunzioni – ed è ancora protagonista dell’ammodernamento della macchina statale. Come quando nel 2010 ha lanciato per conto della Pubblica Amministrazione, la PostaCertificat@ (di tipo CEC-PAC), una casella email sicura che garantisce valore legale alla corrispondenza online.
Interessante è stato anche il lancio di servizio come Postepay e Bancoposta click. Il primo offre una carta ricaricabile con costi molto contenuti, anche evoluta con altre versioni. La seconda un servizio di Home banking.
Poste Italiane è stata la prima azienda postale al mondo a entrare nel settore della telefonia mobile come operatore virtuale con il brand PosteMobile.
Comprare azioni Poste Italiane: migliori piattaforme
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Vediamo il grafico sull’andamento delle azioni Poste italiane (PST.MI)
Competitors di Poste Italiane
I principali concorrenti di Poste Italiane vanno divisi in due settori. Quello relativo ai servizi finanziari e quello relativo alle spedizioni. Proprio perché la società è attiva in entrambi ed è giusto scindere le cose.
Servizi finanziari
Come detto quando ci siamo occupati della storia di Poste, abbiamo visto quanto il servizio sia gradualmente evoluto negli anni nell’offrire servizi finanziari sempre più accurati.
Dunque, Poste Italiane va a scontrarsi con la concorrenza delle banche italiane, per quanto concerne l’Home banking, l’emissione di carte, l’accensione di mutui o di assicurazioni vita o anti-infortunistiche, ecc.
Attività finanziaria
Per questo campo, i principali competitors di Poste Italiane sono:
- Unicredit: è un gruppo bancario internazionale, con sede a Milano. Ma dispone di una vasta rete internazionale di uffici rappresentativi e filiali in altri 18 paesi nel mondo.
- Intesa Sanpaolo: è un istituto bancario italiano attivo dal 1º gennaio 2007, nato dalla fusione tra Sanpaolo IMI e Banca Intesa. Ha sede legale e amministrativa nella città di Torino e sede secondaria nella città di Milano. Le sue origini risalgono al 1563 con la fondazione dell’Istituto Bancario San Paolo di Torino.
- BPM: è stato l’ottavo gruppo bancario in Italia per capitalizzazione – il quinto tra gli istituti popolari – fino al 1º gennaio 2017, quando si è fuso con il Banco Popolare per costituire il Banco BPM.
- ING: è un gruppo bancario olandese. ING è la sigla di Internationale Nederlanden Groep. È quotato al New York Stock Exchange ed all’Euronext.
- BNP Paribas: è un gruppo di credito operante nei servizi finanziari e una delle 6 banche più solide al mondo secondo la valutazione della società di rating Standard & Poor’s. Il Gruppo è presente in Europa in quattro mercati domestici attraverso la banca retail: Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo.
- BNL: è uno dei maggiori gruppi bancari italiani con circa 2,5 milioni di clienti privati, 130.000 tra piccole imprese e professionisti ed oltre 33.000 tra imprese ed enti. Fondata nel 1913, la banca è passata sotto il controllo del gruppo francese BNP Paribas nel 2006.
- Fineco: è una banca diretta multicanale indipendente che offre, in unico conto, servizi di banking, credit, trading e investimento. E’ leader in Europa nel brokerage e dispone di una delle maggiori reti di consulenti finanziari nel nostro paese.
Servizi di spedizioni
Per quanto concerne le spedizioni, i principali players privati che fanno concorrenza a Poste Italaine sono:
- BRT
- GLS
- TNT
- UPS
Tuttavia, PosteItaliane, oltre ad aver incorporato il gruppo SDA fin dal 1988, di recente ha messo a segno un altro colpo. L’acquisizione di Nexive s.p.a, una delle principali aziende concorrenti.
Il 1° ottobre 2021 sono state infatti perfezionate le operazioni societarie connesse all’acquisizione da parte di Poste Italiane S.p.A. del capitale sociale di Nexive Group S.r.l. Quali, in particolare:
- fusione per incorporazione di Nexive Group S.r.l. e di Nexive Servizi S.r.l. in Poste Italiane S.p.A. (servizi pacchi/corriere espresso)
- scissione parziale dei rami d’azienda di Nexive Network S.r.l. in favore di Poste Italiane S.p.A. (ramo mail) e di Postel S.p.A. (ramo print)
Ci sarà così il subentro di Poste Italiane S.p.A. nei rapporti, azioni, diritti ed obblighi facenti capo al Gruppo Nexive (servizi parcel/corriere espresso e mail).
L’operazione comporterà alcune variazioni delle modalità e delle condizioni di fruizione dell’offerta di corrispondenza e di pacchi/corriere espresso, nazionale e/o internazionale.
Il tutto, in attesa che Amazon avvii un proprio servizio di spedizioni, che sicuramente porrebbe un nuovo concorrente agguerrito per Poste. Ma, soprattutto, togliere un importante fetta di attività in quanto oggi proprio SDA si occupa delle consegne dei prodotti acquistati su Amazon.
Previsioni azioni Poste italiane 2022-2025
Non è possibile fare previsioni accurate sul titolo. Fate le vostre ricerche e valutazioni personali. Ecco alcuni dati aggiornati sul titolo.
Ecco i dati aggiornati sul titolo:
Poste Italiane ha mantenuto ancora una posizione importante per i servizi della PA, come per esempio per la nuova identità digitale (largamente scelta rispetto alla concorrenza) o la posta certificata.
Così come per i servizi di contenimento della povertà attivati dallo stato, che vedono poste centrale sia nel disbrigo delle pratiche che nella emissione delle relative carte.
Comprare azioni Poste Italiane: FAQ
Poste italiane S.p.A. è un’azienda italiana che si occupa, come noto, di servizi postali, bancari (tramite il Patrimonio Bancoposta), finanziari e di telecomunicazione, di telematica pubblica, di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale.
Per i prossimi anni, Poste Italiane dovrebbe conoscere un rialzo, anche grazie all’acquisizione di Nexive che consoliderà la sua posizione per quanto concerne il comparto spedizioni.
Mentre i servizi finanziari proseguono spediti (scusate il gioco di parole) e garantiscono una solida affidabilità.
Poste Italiane ha mantenuto ancora una posizione importante per i servizi della PA.
E’ possibile investire sul titolo comprando le azioni in Banca o tramite piattaforme di trading regolamentate.

Conclusioni
La storia di Poste Italiane va di pari passo con quella del nostro paese. Sono di fatto nati insieme e l’ente incarna bene l’evoluzione del paese in termini di servizi e di alfabetizzazione, ma anche le pecche principali. Come abusi e lottizzazione.
Dagli anni ‘90 anche questo ente, ormai molto pesante per la macchina statale, è stato oggetto di una profonda innovazione. Con la trasformazione in SPA e il lancio in borsa.
Negli anni ha affinato i propri servizi finanziari e migliorato quelli postali. Migliorando il proprio posizionamento con l’acquisizione di Nexive SPA.
Poste Italiane ha mantenuto ancora una posizione importante per i servizi della PA, come per esempio per la nuova identità digitale (largamente scelta rispetto alla concorrenza) o la posta certificata. Così come per i servizi di contenimento della povertà attivati dallo stato.
Il titolo può essere preso in considerazione per arricchire il proprio portafoglio di un asset stabile, che non disdegna rialzi seppur lenti e graduali.
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