Indici di Borsa: come funzionano, guida per investire

by 7 Giugno 2021

Come investire sugli indici di borsa? Soprattutto, è davvero conveniente come sembra? Oggi cercheremo di capire quali sono gli indici di Borsa più famosi e come funzionano dal punto di vista del trading.

Ovviamente, è necessario comprendono a fondo le caratteristiche e le dinamiche che regolano gli indici di borsa. Dinamiche che a volte sono intuibili e auto-evidenti; altre volte sono complesse e controintuitive.

In questo articolo forniamo informazioni utile per chi vuole investire negli indici di borsa. Offriremo una definizione chiara e inequivocabile di “indice di borsa”, descriveremo le tipologie, le modalità di trading e agli approcci a disposizione. Forniremo uno spaccato dei più importanti indici di borsa e presenteremo alcuni dei broker più convenienti ed efficaci per fare del buon trading con questi asset.

Una soluzione conveniente per fare trading sui titoli azionari è quella del broker eToro. Si tratta di una piattaforma regolata che offre la possibilità, grazie al copytrading, di replicare le operazioni dei trader più bravi.

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Indici di Borsa: definizione

Il concetto di indice di borsa è in sé molto semplice. Si tratta, per l’appunto, di un indice che sintetizza l’andamento di un paniere di titoli azionari. La ragion d’essere degli indici è essenzialmente pratica, analitica, orientativa. Il loro scopo è di fornire con un colpo d’occhio una panoramica dell’andamento di un gruppo di titoli più o meno omogenei. Nel corso del tempo, gli indici si sono trasformati anche in asset di investimento, senza però derogare alla loro funzione principale.

Conviene investire sugli indici ?

Proprio in virtù della loro natura aggregata, gli indici esprimono a loro volta andamenti meno volatili rispetto ai titoli singoli. Ciò può sembrare un controsenso, ma è una dinamica del tutto naturale. Le tendenze estreme dei singoli componenti dell’indice, infatti, vengono generalmente compensate dalle tendenze più equilibrate degli altri. Ovviamente, più corposo è il paniere più evidente è questa dinamica.

Broker per investire sugli indici azionari

Di seguito vi proponiamo le migliori piattaforme per operare sugli indici e sulle azioni:

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CARATTERISTICHE
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si tratta di piattaforme regolamentate e dunque sicure.

Tipologie di Indici

Esistono svariate tipologie di indici. Essi si distinguono a volte su base geografica, più spesso su base settoriale. Un criterio di differenziazione importante riguarda però le tecniche con cui vengono calcolati. O, più precisamente, con cui vengono assegnati i pesi a ciascuna azione. Vediamo quali sono i principali indici della Borsa oggi:

  • Indici value weighted. E’ la tipologia più diffusa. Nella fattispecie, viene assegnato un peso più elevato ai titoli delle società con maggiore capitalizzazione. Ovviamente, i pesi vengono assegnati secondo un approccio progressivo e proporzionale.
  • Indici equally weighted. E’ la tipologia meno diffusa, anche perché tiene poco conto delle differenze tra le società inserite nel paniere. Anzi, non ne tiene conto affatto. Ogni titolo azionario vale esattamente come gli altri, ha il medesimo peso.
  • Indici price weighted. E’ una tipologia mediamente diffusa, ma comunque scarsamente capace di riflettere l’andamento reale del mercato. In buona sostanza, il peso viene assegnato in base alle quotazioni del titolo. Maggiore è la quotazione, maggiore è il suo peso. In tal modo, le azioni più “costose” vengono eccessivamente sovrarappresentate.
  • Indici di sostenibilità. E’ una tipologia molto recente e ancora poco diffusa. Da molti non è nemmeno considerata una tipologia canonica, in quanto non coinvolge elementi di tipo economico bensì etico. In estrema sintesi, il peso viene assegnato in base ai valori di Company Social Responsability. Più una società è “socialmente sostenibile/responsabile” maggiore sarà il suo peso nel paniere.

Investire sugli indici tramite CFD

Come si investe materialmente sugli indici? In realtà, stiamo parlando di un asset particolare, che si differenzia enormemente rispetto a quelli tradizionali ma anche a quelli emergenti.

Il tratto peculiare degli indici di borsa è che… Non possono essere scambiati. D’altronde, non sono affatto dei beni, bensì dei semplici valori di sintesi. Ciò ovviamente non significa che non ci si possa investire su. Basta trasformare gli indici in sottostanti, e porli a riferimento di prodotti derivati.

I prodotti derivati permettono agli investitori di operare sulle oscillazioni di valore dei sottostanti. Lo stesso accade quando a fungere da sottostante è un indice azionario.

A disposizione vi sono molti prodotti derivati come ad esempio Future e CFD. I primi sono – per così dire – ufficiali, in quanto emessi da enti collettivamente riconosciuti. Tuttavia, sono presenti in minor numero, proprio a causa dei vincoli cui sono legati e alla trafila burocratica che devono sopportare per essere approvati. Allo stesso tempo, sono mediamente costosi, almeno a livello di commissioni.

Discorso diverso per il trading CFD, i famosi Contract For Difference. Sono Over The Counter, emessi direttamente dai broker. Ciò non implica delle distorsioni lato sicurezza. Anzi, le garanzie sono buone in quanto a essere regolamentati – e in maniera stringente – sono i broker.

A questo punto la domanda sorge spontanea: a quali broker affidarsi? Effettivamente c’è solo l’imbarazzo della scelta. Di seguito, presentiamo alcuni dei migliori.

Investire sugli indici con eToro

eToroè uno dei grandi nomi del trading online. E’ conosciuto soprattutto per il suo servizio di punta, il Copy Trading. Grazie a quest’ultimo, gli utenti possono copiare le mosse di utenti a propria scelta e, in potenza, guadagnare senza troppi sforzi. Certo, scegliere l’utente da copiare non è così semplice, ma stiamo comunque parlando comunque di un servizio rivoluzionario.

Al di là di questo, eToro è un ottimo broker. Permette il trading con i CFD ma spesso anche con gli asset reali. L’offerta è ampia, e da spazio a buona parte degli indici di borsa attualmente in vigore.

I costi sono bassi. Il deposito minimo è accessibile, le commissioni sono azzerate e sostituite dagli spread.

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Circa il 78% dei trader con questo broker CFD perde denaro facendo trading online. Prima di investire considera i rischi di perdita di denaro.

Investire in indici azionari con Capital.com

Capital.com è un ottimo broker. E’ specializzato nei CFD, che emette in gran numero e assicurando una certa varietà. Ovviamente, sono a disposizione molti CFD aventi gli indici di borsa come sottostanti.

Tra i punti di forza di Capital.com figura la politica degli account. A disposizione ce ne sono di numerosi, diversi per funzionalità e costi. L’obiettivo è fornire una curva di apprendimento dolce, e fornire a tutte le tipologie di trader le condizioni più idonee alla loro crescita.

Un altro punto di forza riguarda il deposito minimo iniziale: è il più basso del mercato, pari a 20 euro. Con queste cifre, tutti possono iniziare a fare trading.

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71.2% dei trader retail perde soldi facendo trading con questo broker CFD. Dovresti considerare i rischi di perdita di denaro

Fare trading CFD con Plus500

Plus500 è uno dei broker più famosi in assoluto. La fama è meritata, come testimoniato dai feedback dei trader che vi fanno affidamento e soprattutto dalla qualità dei suoi servizi. Plus500 offre un’ottima struttura tecnica, nonché un’offerta che ha pochi eguali nel mercato. Mette a disposizione, infatti centinaia e centinaia di CFD, molti dei quali hanno come sottostanti proprio gli indici.

Plus500 è un broker che si pone dalla parte del cliente. Lo fa dal punto di vista tecnico ma anche economico. A dimostrarlo, la totale assenza di commissioni (che sono sostituite dagli spread) e un deposito minimo iniziale piuttosto basso. Plus500 è rinomato anche per la qualità del servizio di assistenza, raggiungibile su una pluralità di canali, e dall’offerta didattica, utile ai neofiti come agli esperti.

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Quotazione indici di Borsa

Ecco le quotazioni dei principali indici di Borsa in tempo reale:

Indici azionari europei

Di seguito presentiamo due dei principali indici azionari europei, o almeno quelli che catturano maggiormente l’interesse degli investitori italiani.

Ftse Mib

Il FTSE Mib, acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa è il più importante indice italiano. Il paniere include le azioni delle 40 società italiana con maggiore capitalizzazioni, le quali a loro volta rappresentano oltre l’80% degli scambi. Il paniere viene aggiornato ogni tre mesi.

Queste sono le società più importanti del FTSE Mib: Enel, Stellantis, Intesa Sanpaolo, Ferrari, STMicroelectronics, Eni, Generali, UniCredit, Exor, Atlantia.

Tra le società entrate di recente spiccano A2A, Buzzi e Campari-Milano.

Dax 30

Il Dax 30 è il più famoso indice azionario tedesco. Comprende le azioni delle 30 società a maggiore capitalizzazione, tra quelle quotate nella borsa di Francoforte. Come la stragrande maggioranza degli indici di borsa, afferisce alla categoria “value weighted”.

Ecco una lista delle società con il maggior peso, tra quelle incluse nel Dax 30: SAP, Siemens, Bayer, BASF, Allianz, Daimler, Deutsche Telekom, The Linde Group, Volkswagen. Tradizionalmente, vista anche la solidità del tessuto produttivo tedesco, il DAX si caratterizza per un tasso di ricambio piuttosto contenuto.

Indici azionari americani

Presentiamo i principali indici azionari americani, che sono presi frequentemente in considerazione dagli investitori di tutto il mondo.

S&P 500

E’ probabilmente l’indice azionario più famoso al mondo. Come sicuramente già saprete, comprende le azioni delle 500 “migliori” società degli Stati Uniti. Il peso è attribuito in base al valore di mercato, piuttosto che alla capitalizzazione. Spesso, lo S&P 500 è considerato un benchmark per valutare non solo il mercato americano, ma anche per comprendere le condizioni in cui versa l’economia reale, spesso in senso predittivo.

In ordine decrescente di peso, le società più importanti dello S&P sono: Apple, Microsoft Corporation, Amazon, Facebook, Alphabet Class A, Alphabet Class c, Berkshire Hathaway, JP Morgan Chase & Co.

Nasdaq 100

Altro indice di borsa fondamentale non solo per il mercato degli Stati Uniti ma, in generale, a livello internazionale. Racchiude le azioni delle 100 società americane non-finanziarie con la capitalizzazione più alta. Non va confuso con il Nasdaq Composite, che è una variante estesa e quasi “onnicomprensiva”.

Le società più importanti, tra quelle rappresentate dal Nasdaq 100, sono – ovviamente – le medesime dello S&P 500.

Dow Jones

E’ allo stesso tempo uno degli indici più importanti e più strani. La peculiarità più evidente consiste nel criterio con cui vengono assegnati i pesi: non in base alla capitalizzazione, come la stragrande maggioranza degli indici, bensì in base alle quotazioni. Questo particolare rende spesso il Dow Jones poco predittivo rispetto al reale andamento del mercato, sebbene riesca comunque a rappresentare degnamente il “gotha” delle blue chips.

Le società più importanti, tra quelle comprese nel Dow Jones, sono. Apple, Boeing, Coca Cola, Cisco System, Goldman Sachs, IBM, Johnson & Johnson, McDonald’s, Microsoft, Wal-Mart, Visa, Disney. Le società entrate più di recente sono Walgreens Boots Alliance, Amgen e HoneyWall International.

Indici borse asiatiche

Gli indici azionari asiatici non sono certo i più famosi, ma possono offrire molto agli investitori. Ecco alcuni tra i più importanti (e interessanti, dal punto di vista dell’investitore).

Nikkei 225

E’ il più famoso indice giapponese e, probabilmente, dell’intera Asia. Include le azioni delle 225 società nipponiche più importanti. L’assegnazione dei pesi avviene secondo il metodo meno diffuso, ovvero in base alle quotazioni. Il paniere viene aggiornato ogni anno, dunque il tasso di ricambio è moderato.

Ecco alcune delle più importanti società include nel Nikkei 225: Toyota Motor, Sony Corporation, Nippon Tel, Recruit Holdings, KDDI Corporation, Mitsubishi Financial Group, Daikin Industries, Takeda Pharmaceutical, Honda Motor.

Hang seng

Hang Seng è il più importante indice di Hong Kong e tra i più importanti indici del mondo asiatico. Le 50 società da esso rappresentate coprono il 60% della capitalizzazione di borsa della città stato. Presenta una peculiarità; è diviso in quattro sotto indici: Hang Seng Finance, Hang Seng Utilities, Hang Seng Properties, Hang Seng Commerce & Industries. Questa divisione getta le sue radici nella volontà di distinguere tra i vari settori in cui sono impegnate le società di Hong Kong. Infatti, i sotto-indici corrispondono rispettivamente al settore finanziario, al terziario, all’immobiliare, al commerciale-industriale.

Ultimamente, l’indice Hang Seng è stato oggetto di una importante riforma: è stato stabilito un peso massimo dell’8%, in modo da ridurre l’incidenza delle società cinesi.

Indici di Borsa: le domande frequenti

Cosa sono gli indici di Borsa?

Si tratta di un indicatore che esprime in modo numerico attraverso una media l’andamento di un insieme di titoli quotati in Borsa. L’indice esprime appunto l’andamento dei titoli di una Borsa specifica o di un settore.

E’ possibile fare trading sugli indici?

Certamente anzi sono un ottimo modo per distribuire il rischio diversificando. E’ possibile infatti operare con i CFD per operare sui principali indici azionari del mondo con capitali non troppo elevati.

Quali sono i migliori broker per investire sugli indici?

Ce ne sono molti. Noi di imparaborsa consigliamo eToro e Plus500, due broker regolamentati e sicuri che offrono numerosi strumenti ed hanno piattaforme molto intuitive.

Indici di Borsa

Conclusioni

Come abbiamo visto, il trading con gli indici di borsa è disponibile sulle piattaforme CFD regolamentate. E’ anche complesso e vario, come dimostra la quantità di indici a disposizione. Il consiglio, comunque, è di formarsi e di approcciarsi all’investimento speculativo con la voglia di imparare e di accrescere il proprio bagaglio tecnico.

Un modo per farlo – complementare a molti altri – è fare pratica con uno strumento molto utile: il conto demo. Si tratta di un conto che simula il mercato reale, in cui è possibile emettere ordini fittizi e utilizzare denaro altrettanto fittizio. Le dinamiche sono però reali, così come le evidenze che se ne traggono. Un buon modo per farsi le ossa senza rompersele.

Tutti i broker che abbiamo descritto offrono un conto demo, dunque il consiglio è di sfruttare questa occasione.

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